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Docimologia
Strategie valutative classiche. L'oggettività è cruciale nella valutazione scolastica. Le prove devono essere attendibili (univocità interpretativa) e valide (congruenza).
Operazionalizzazione (Mager, 1972). Le dimensioni che si vogliono valutare vengono definite preventivamente. Gli obiettivi/criteri di valutazione sono formulati in modo accurato (Tyler, 1949).
Inizialmente l'obiettivo/criterio di valutazione è inteso in termini comportamentali. Progressivamente il significato si estende per includere dimensioni procedurali (De Landsheere, 1990).
Oggi, questo modello didattico viene messo in discussione: si concentra sullo sviluppo di acquisizioni semplici e su conoscenze e abilità decontestualizzate. Nasce l'esigenza di rinnovare le logiche e le procedure di gestione della valutazione.
I criteri di valutazione delle competenze richiedono un ampliamento, un'integrazione e una diversificazione delle strategie valutative classiche (Roegiers, 2004; Rey, Carette, Defrance, Kahan, 2003; Scallon, 2004; Hadji, 2015; Trinchero, 2019).
Rimane la necessità di tradurre le acquisizioni da valutare, in dati, di renderle osservabili, possibili oggetti di esperienza intersoggettiva e di controllo comune (Vannini, 2019).
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