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Mediazione didattica
Il processo di insegnamento apprendimento ha origine dal conflitto tra il mondo dello studente e il mondo del docente.
Strategia del conflitto (Rossi &Pentucci, 2021):
1. Il docente coglie il problema tra sapere dello studente e sapere sapiente.
2. Il docente propone allo studente nuove esperienze che permettano di cogliere la non efficacia della concettualizzazione ingenua e portino a ricercare nuove soluzioni. Le atttività sono mirate a rendere lo studente consapevole del problema/conflitto. La consapevolezza è essenziale al cambiamento, che è faticoso e destabilizzante (processo di de-costruzione; Astolfi, 2008).
3. Lo studente inizia il processo trasformativo e ricostruttivo. Il docente fornisce informazioni e predispone un nuovo dispositivo. Lo studente è attivo nel ricostruire la propria fase di concettualizzazione.
4. Debriefing. Il dialogo tra docente e studente permette di riflettere sul percorso e di elaborare la nuova conoscenza situata. Questa è connessa al sapere sapiente e a esperienze, idee ed emozioni emerse nel percorso.
Il processo ha forti analogie con il metodo EAS (Episodi di Apprendimento Situato) (Rivoltella, 2016).
Mediazione come rappresentazione (metafora, analogia). L'insegnante decontestualizza l'oggetto culturale da apprendere e lo ricontestualizza nella scena didattica, una realtà simbolica alternativa. Lo studente si distanzia dalla realtà reale, si costruisce una rappresentazione mentale dell'oggetto e ritorna alla realtà con una nuova comprensione di esso (Damiano, 1999, 2007, 2013).
Mediazione e digitale. Reale e simbolico sfumano i propri confini. Si attivano processi ricorsivi e pervasivi di immersione e distanziamento. Il processo di mediazione e metaforizzazione avviene tra due poli caratterizzati da segni. L'insegnamento diventa il contenuto insegnato: lo studente acquisisce la competenza di apprendere ad apprendere, la capacità di autovalutarsi, è coinvolto nel decidere gli obiettivi e nel co-design.
Mediazione e aggregazione. Oggi, nei percorsi didattici la dimensione disciplinare si intreccia con quella interpersonale e intrapersonale (Fishman & Dede, 2015). Al docente è richiesta la capacità di aggregare in un unico percorso, epistemologie disciplinari, competenze sociali e traiettorie identitarie. In modo consapevole ed esplicito. Il digitale supporta questa aggregazione.
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